Anche questa quarta edizione del concorso si è conclusa.
Ringraziamo tutti voi numerosi partecipanti e l'intera giuria (Gisella Blanco, Chiara Bonalumi, Sofia Cavazzoni, Carlotta Cicci, Barbara Dall'Idro, Annalisa De Simone, Francesco Deotto, Giada Di Pino, Valentina Ghelfi, Caterina Golia, Giorgia Li Greci, Daniela Melis, Ilaria Mai, Pamela Piscicelli, Valentina Ricci, Piero Toto, Luigi S. Tozzi, Gloria Zoroddu) coordinata da Elisabetta Siotto @eli_zabeth__25 e Equi-libri Precari per aver preziosamente collaborato e reso compiutamente possibile questa quarta edizione del concorso di poesia "La parola vista".
Annunciamo ora le tre migliori poesie di questa edizione con le relative motivazioni di giuria.
1) POESIA PRIMA CLASSIFICATA
Il primo posto è stato assegnato alla poesia Inciso/Inscritto di Massimiliano L. Delfino per la capacità dell’autore di schiudere e fondere l’anima ancestrale di due popoli in un componimento dalla struttura ben delineata; per la delicatezza con cui passato e presente si fondono nel contatto con la terra e con la carne nel metaforico persistere della memoria; per la rinascita consapevole e liberatoria che l’io lirico trasmette al lettore in un ritmo cadenzato, attraversato da una magia dalle sfumature pagane e dal simbolismo che richiama e intreccia l’antica Etruria e la Namibia, in un contatto inatteso e simbolico tra i due mondi.
Un particolare ringraziamento Valentina Ghelfi e Ilaria Mai per la realizzazione del video di cui trovate di seguito il link unitamente a quello dell'intervista all'autore:
2) POESIA SECONDA CLASSIFICATA
Il secondo posto è stato assegnato alla poesia Senza Titolo 3 di Serena Rossi, per aver dipinto con un linguaggio esatto e semplice i tratti di una vita cosmopolita, segnata dall’appartenenza degli esseri umani a un limbo che è al tempo stesso perdita e ricostruzione di identità; per la capacità di mostrare in pochi versi una poetica postmoderna del quotidiano, attraverso elementi apparentemente eterogenei, che si fondono in una sensazione straniante di solitudine condivisa.
Sul profilo Instagram di Equi-libri Precari troverete lo "scatto poetico" della poesia con un'immagine notturna dei navigli di Milano del fotografo Max Martino.
Senza Titolo 3 (di Serena Rossi)
Occhi tiepidi riempiti di festa
Pizza Napoli semifredda. Egiziana.
Non mi interessa sbagliare.
I treni del binario 21
Che non portano da nessuna parte.
Senza fissa dimora. Senza rimorso.
Stretti ai muri accostiamo piano.
Strisciamo.
3) POESIA TERZA CLASSIFICATA
Il terzo posto va a Kiev di Massimo Vito Avantaggiato, per la musicalità sintetica e diradata che si esprime attraverso il silenzio del “subitaneo vagar muto”, per l’impegno civile e l’immediatezza capace di raggiungere nella sua essenza qualsiasi lettore con un messaggio di pace universale.
Sul profilo Instagram di Equi-libri Precari troverete lo "scatto poetico" della poesia con un'immagine della fotografa Olga Diasparro in occasione del progetto di Elisabetta De Robertis Rossani Ballerina Project.
Kiev (di Massimo Vito Avantaggiato)
Sotto un grigio
arco immoto
il subitaneo vagar
è muto
e tra roveti arsi
e lande ignude
l’eco
d’una Pace antica
chiede ancora
all’Uomo
di non cedere
alla Danza.
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